Spesso mi sento chiedere a lezione cosa sia la respirazione diaframmatica nelle sue varianti, addominale, toracica o clavicolare. La mia risposta spesso è la conclusione di questo articolo, dove viene meccanicamente spiegato cosa accade mentre si respira e soprattutto le varianti delle due fasi della respirazione: l’inspirazione e l’espirazione. Dipende da ciò che vogliano realizzare!
La respirazione di solito avviene “autonomamente”, quindi senza l’intervento della volontà. Esiste una zona del nostro cervello chiamata bulbo dove trovano sede i centri bulbari della respirazione, in grado appunto di gestire in modo autonomo il movimento respiratorio attraverso l’attivazione dei muscoli respiratori. Questi centri bulbari a loro volta sottoposti a stimoli recettoriali sono in grado di misurare la concentrazione di anidride carbonica e di ossigeno nel sangue, regolando la frequenza respiratoria in base alla richiesta o necessità, per esempio, quando c’è poco ossigeno il ritmo della respirazione aumenta. Meccanismo che agisce anche quando non siamo coscienti, per esempio quando dormiamo.
Maggiori dettagli anatomo-scientifici sul cosa accada mentre la respirazione avviene, li trovate in questo nostro articolo.
Quindi riassumendo possiamo dire che la respirazione nella pratica yoga, può diventare ASSOLUTAMENTE VOLONTARIA E ANALITICA, dipende sempre da quello che vogliamo realizzare!
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A proposito:
http://www.huffingtonpost.it/2014/03/06/attacchi-di-panico-cura-con-respirazione_n_4910955.html?utm_hp_ref=italy
Grazie Paolo. Oramai non ci resta altro che respirare! 🙂