ANATOMYOGA® PRO
Seminario di
Yoga & Psiconcologia

Seminario di
Yoga & Psiconcologia

Dott.ssa Elisabetta Razzaboni
Gaetano Zanni

Ammalarsi di tumore è un avvenimento traumatico e doloroso che investe tutte le dimensioni della persona, non solo quella fisica: la sfera psicologica, i valori individuali e spirituali, i rapporti interpersonali e sociali. Bisogna comprendere a fondo quanto la persona vive incertezza fragilità e un’idea del futuro sempre costantemente offuscata dalla paura. Se l’ansia, la paura, la preoccupazione, la demoralizzazione, la rabbia sono normali risposte alla malattia, queste frustrazioni date dalla malattia non scemano con il passare del tempo e, anche quando la cura farmacologica cessa, il malato oncologico perde fiducia e consapevolezza nel sé e del proprio corpo.

Si instilla nella mente un senso di abbandono e di solitudine e la paura continua a essere presente poiché il male psicologico, al pari del dolore fisico, è in tutto e per tutto presente nella vita di un malato oncologico. Da lì nasce la necessità di prendere consapevolezza non solo della malattia, ma del proprio corpo e anche della propria mente.

Il legame con lo Yoga, disciplina che permette di ritrovare un equilibrio psico-fisico, calmando la mente riducendo le emozioni negative, aiutando ad affrontare e superare meglio il dolore, è stato utile per rafforzare cognitivamente il percorso di passaggio in questa condizione. Il poter tramutare la paura in fiducia è stata una delle testimonianze più preziose da parte di alcune mie allieve oncologiche.

Questo è quanto è emerso dal seminario tenuto da Elisabetta Razzaboni e Gaetano Zanni che hanno illustrato come la psiconcologia sia necessaria e porti beneficio al paziente e che l’unione con la pratica yogica improntata su un metodo specifico, che Anatomyoga® prevede, possa essere utile su come approcciarsi ad un paziente oncologico, attraverso la conoscenza anatomica, basandosi sulle esigenze di ogni singolo allievo.

Oggi più che mai abbiamo necessità di competenza e riguardo delle persone affette da patologie gravi come il tumore, affinché possano essere seguite in un percorso multidisciplinare.