Interessante articolo che associa la capacità di lasciarsi andare alle note di un musicista come Sonny Rollins nei confronti di una pratica Yoga. La similitude è assoluta, ascoltare il proprio corpo in modo analitico e distrettuale per poi muoverlo nella sua globalità è come ascoltare una unica nota per poi unirla alle restanti e creare una melodia, oppure come ascoltare un singolo strumento alla volta in mezzo a tanti.
Non ho certezza che Sonny Rollins abbia mai praticato Yoga, ma mentre suona il suo sax la sua mente pratica Yoga.
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