Intitolo questo mio post “il tempo” perché mi piacerebbe fare una riflessione sul significato del termine e sul perché ognuno di noi sembra non ne abbiamo mai abbastanza per fare tutto quello che possa servire o essere utile. Questa riflessione nasce dal sentirmi spesso dire dai miei clienti o allievi: …non ho tempo per fare nulla…non riesco mai a trovare del tempo per me…sono molto impegnato ecc ecc.
Il tempo, inteso come mezzo di unione tra le cose o gli eventi, penso debba essere apprezzato per il suo significato vero e profondo, non solo per la possibilità che ci offre in forma gratuita e poco spesso apprezzata se non quando ci viene a mancare. Passare il tempo a correre in modo frenetico in mezzo al traffico per raggiungere il posto di lavoro, o qualsiasi altro luogo, è molto diverso dal passare del tempo facendo una cosa che ci da piacere, qualsiasi essa sia, oppure nel far passare il tempo aspettando una risposta, qualsiasi essa sia, oppure nel sperare che il tempo cambi le cose, oppure sperare che il tempo scorra in fretta per poter raggiungere un qualsiasi risultato.
Alle volte accade che non ci si accorga delle cose importanti se non quando ci vengono a mancare. Dicendo questo, non voglio fare della retorica, ma sono convinto che sia la cruda realtà di cui il tempo stesso ne è parte: il tempo ci sfugge, ci si dimentica di averne tanto e, allo stesso tempo, si pensa che sia sempre troppo poco rispetto a cose alle volte non così importanti e vitali. Sembra sempre che il tempo ci sfugga di mano e questo, secondo me solo perché non lo si apprezza per quello che è realmente. Un atteggiamento positivo verso il tempo penso stia nel vederlo essenzialmente sotto due aspetti: il tempo passato, inteso come tempo speso per creare ed essere quello che siamo, per poter da esso attingere fonti esperenziali, accrescitive, di discussione e di modifica; il tempo presente, inteso come tempo da utilizzare per poter crescere e vivere al meglio ogni cosa che la vita propone. Questo modo di vedere il tempo passato e quello presente, penso possa così influenzare in modo positivo il tempo futuro.
Credo che il tempo in cui oggi viviamo ci lasci troppo poco tempo per ragionare, obbligandoci piuttosto ad agire o, tutt’al più a ragionare ed agire contemporaneamente.
Un classico esempio è quello di sentirmi dire: oggi non ho fatto nulla di produttivo, non sono riuscita a fare nulla di quello che dovevo fare… Affermazioni spesso accompagnate da un senso di colpa e che invece, se ben gestite nel loro significato profondo, potrebbero essere la chiave per aprire la mente al godere del tempo e del passare dello stesso.
Penso semplicemente che il tempo sia talmente prezioso da non meritare di essere sprecato per nulla che non abbia un significato che ce lo possa far apprezzare.
Bel post!
Gli antichi, nella loro saggezza, sostenevano il dovere di vivere ogni giorno come fosse l’ultimo… Io penso che, forse, senza arrivare a questo estremo, basterebbe per noi oggi riuscire a concentrarci un po’ di più sul presente, su ciò che stiamo facendo QUI e ORA, impedendo alla mente di vagare verso il passato e/o verso il futuro. Questo perchè, se ci si riflette, tutto ciò che ci angustia e ci impedisce di vivere appieno il presente, proviene dal rimuginare eventi passati o temere eventi futuri… Come ci dice sempre il nostro Maestro : “state qui!” 🙂
il problema del tempo direi che è assolutamente attuale…esiste un metodo pratico per risolvere questo problema: risistemare le strategie… vivere il presente … visualizzazione in time-distorsion!!!… come mi piace sentire queste tue sagge parole…. condivido subito il tuo post!!!
ga’…sei un grande!
K Gibran scrive: “Vorreste misurare il tempo che non ha misura ed è incommensurabile. Vorreste regolare la vostra condotta e dirigere perfino il corso dello spirito secondo le ore e le stagioni…”
La complessità del tempo siamo noi:la somma di ieri, di oggi e di domani,ovvero l’esperienza, la ricerca e la progettazione.
Il tempo per me è vita, in una diade di stimolo-limite perpetua.
…il tempo? Si proprio lui, unica cosa tangibile che segna un cambiamento attraverso il suo scorrere. Solo noi possiamo decidere cosa attingere da esso, ammesso il poterlo vedere.
Complimenti per aver condiviso questa riflessione. Il tempo è un bene prezioso e hai fatto bene a ricordarlo! Ogni attimo ci sfugge ed è bene viverlo intensamente, la negatività non porta da nessuna parte.
A presto (spero). Francesca
Come spesso dici tu, “CARPE DIEM” , sembra essere la nostra arma migliore per combattere l’inesorabile trascorrere del tempo. Nel senso di non perdere neanche una sua frazione di secondo, senza sentire, imparare , amare, sbagliare mille volte…ma vivere la vita sempre in ogni suo mutevole istante.
Grande Ga!!!
hai scritto un bel post,tutte cose che condivido,aggiungo che il tempo non aspetta tempo,il tempo passa e non lo recuperiamo,dobbiamo vivere qui e ora come dicono sopra Paolo e Valentina.
Se viviamo intensamente e soprattutto consapevolmente il nostro tempo,non ci lamentiamo di non averlo,lo abbiamo vissuto,non lo abbiamo disperso.
Vivere godendo del tempo,godendo delle emozioni,il tempo rende un’emozione piu’intensita’,piu’ saporita… Spesso anche il dolce “far nulla” e’ gratificante, tanto il fare.
Attualmente ho la fortuna di poter vivere un periodo fuori dalla routine,dalla quotidianita’,sto viaggiando e lasciando che il tempo scorra lentamente,facendo quello che mi sento,sto propio godendo del tempo che prima non mi ritagliavo essendo schiacciato dall’ingranaggio della frenesia della vita “moderna”.
Ciao Gianluca, che bello leggerti, anche se sei lontano ti sento sempre vicino. Goditi il tuo momento di viaggio e vivi tutto il tempo al meglio che puoi. Un abbraccio
namaste
Ci pensate che assurdo: c’è chi spende soldi per cancellare i segni del tempo!?
In un certo senso abbiamo “fame” di tempo, è vero! Non basta mai. Spesso mi chiedo “sto usando bene il tempo? Perchè è un bene prezioso, forse perchè è limitato? Noi qui, su questa terra non ci stiamo per sempre, con le persone che amiamo, con ciò che ci piace o non ci piace…
Eppure siamo capaci di sperimentare il gusto di attimi eterni e spazi infiniti…Quindi siamo fatti per l’Eterno, lo “conosciamo” e lo bramiamo, c’è come una malinconia in noi, fin da piccoli, che il giorno non abbia mai fine. Forse è per questo che soffriamo di assaggiarne solo dei bocconi! Però, pur negli innumerevoli dualismi e contraddizioni che viviamo, abbiamo la capacità e possibilità d’essere presenti totalmente in quell’attimo presente, come non avessi altro da fare, come fosse per sempre, e …strano ma vero! scatta qualcosa e ci si ritrova ad un altro livello di qualità nel vivere “il Tempo”. Come ora che rispondo al sasso lanciato nell’acqua da Gaetano!
Grazie delle vostre riflessioni!
…girando in internet ho trovato un aforisma che ci sta bene direi: “Per quanto la vita sia breve, noi la rendiamo ancora più breve sprecando allegramente il nostro tempo”
Victor Hugo
il tempo così spesso denigrato e sperperato si lascia in realtà docilmente afferrare se lo sappiamo gestire. Non è affatto ineffabile, niente c’è di più solido e concreto. E’ qui, è l’essenza dell’esistenza !
Il tempo è mio amico, con uno sguardo mi mostra il passato, ciò di cui sono fatta; l’esperienza che ha costruito il mio presente, le radici che danno risposta alle domande di oggi…la mia casa. Mi accompagna nel presente e pretende che sia mio, che lo difenda da chi mi offre futilità in cambio di esso. Mi guida nel futuro mostrandomi che non c’è nulla da temere se hai agito in modo integro, che occorre accettare ciò che sarà, con semplicità e pazienza, senza ammattire,senza perdersi….gioia e dolore con la curiosità di un bambino.
Il tempo guarisce le mie ferite, placa la mia ira, mi fa sorridere delle delusioni; mi aiuta a crescere, a conoscere e a vivere. E’ mio.