Contrazione Bicipite-TricipiteLa contrazione di un muscolo non implica necessariamente che un muscolo debba accorciarsi, significa solo che è stata generata tensione. I muscoli possono contrarsi nei seguenti modi:
Contrazione Isometrica (o Stretching Isometrico)
- È una contrazione nella quale non avviene movimento, perché il peso applicato sul muscolo supera la tensione generata contraendo il muscolo. Questo accade quando un muscolo tenta di spingere o tirare un oggetto irremovibile, il muscolo sviluppa tensione ma non modifica la propria lunghezza. Possiamo trovare due varianti
- Contrazioni massimali
- tensione applicata con carico inamovibile
- Contrazioni di stazionamento
- movimento interrotto volontariamente con carico movibile
Contrazione Isotonica
Questa è una contrazione nella quale il movimento avviene, perché la tensione generata dalla contrazione del muscolo supera il peso sul muscolo. Questa accade quando si riesce a spingere o a spostare un qualsiasi oggetto.
Le contrazioni isotoniche si suddividono ulteriormente in due tipi:
- Contrazione concentrica
Questa è una contrazione in cui il muscolo diminuisce la sua lunghezza (si accorcia) attraverso un movimento contro un peso contrapposto, come per sollevare un peso.
- Contrazione eccentrica
Questa è una contrazione in cui il muscolo aumenta la sua lunghezza (si allunga) poiché resiste ad un peso contrapposto, come posando un peso in modo controllato
appunti di studio di Gaetano Zanni
Buongiorno Gaetano,
tento di ricapitolare (per me) per vedere se ho capito, mi corregga:
la contrazione concentrica “potenzia” il muscolo accorciandolo;
la contrazione eccentrica “potenzia” il muscolo alungandolo.
Vorrei chiedere in che modo un muscolo si allunga nello stretching passivo, che se non sbaglio è l’attività muscolare negli asana, se non c’è movimento e il carico è costante come l’esempio di pascimottasana?
Grazie
Luca
Grazie del tuo commento Luca. Sì in entrambe le contrazioni il muscolo si “potenzia” o meglio ancora, mantiene e migliora la sua capacità nell’accorciarsi (concentrica) e nell’allungarsi (eccentrica), anche se il termine specifico “allungarsi” non identifica realmente ciò che accade all’interno delle fibre muscolari in fase eccentrica. Per poter avere una massima capacità di “detensionamento” muscolare l’importante (se parliamo di asana) è cercare una posizione fisiologica che possa essere a lungo mantenuta in modo da permettere ai fusi neuromuscolari e agli organi tendinei del golgi di riprogrammmarsi e di ri-creare una nuovo schema neuromuscolare. Paschimottanasana potrebbe essere un esempio di asana per un detensionamento di tutta la catena muscolare posteriore.
grazie di cuore!
un lavoro enorme e graditissimo!
Lavinia
insegnante Hatha Yoga
Grazie Lavinia, c’è ancora tanto da fare, a breve news su corsi di formazione specifici. Iscriviti alla newsletter, così avrai tutte le info.
A presto – Gaetano
Salve, volevo capire se è corretto dire che durante il “mantenimento” di un’asana si compie contrazione isometrica di tutta la muscolatura coinvolta (quella dell’intero corpo?) indipendentemente dal fatto che per raggiungere l’asana si siano compiute contrazioni isotoniche concentriche..? Grazie
Salve, vorrei capire se è corretto dire che nel “mantenimento” di un’asana si utilizza contrazione isometrica dei muscoli coinvolti (dell’intero corpo?) .. e durante il movimento per raggiungere la posizione finale si usano contrazioni isotoniche concentriche ..? Cioè, con una contrazione concentrica accorcio per muovermi e poi mantengo con isometrica?
Grazie
Scusami per il ritardo delle risposta. Di sicuro vi è un coinvolgimento isometrico nel “permananere” nell’asana a lungo, cosi come l’avere contrazioni concentriche eccentriche e spesso anche pliometriche per “entrare” nell’asana.
Però se rimaniamo nell’ambito energetico yogico l’aspetto fisiologico (che deve essere dominato come conoscenza) nonostante sia dominante deve essere ad un certo punto “dimenticato” 🙂
Spero di rileggerti presto. Seguici anche si instagram 🙂
Grazie