Visto che oramai il termine Yoga viene spesso associato a tutto quello che serve a livello di marketing, e che gli studi clinici vengono spesso proposti per promuovere delle lezioni e non per creare qualità nelle stesse, mi piaceva proporvi un articolo di più di un anno fa di Federico Rampini che esprime due cose: la prima – quella clinica del come fare Yoga possa portare effetti benefici al nostro corpo aiutandoci alla gestione quotidiana dello stesso, la seconda – del come il termine Yoga venga associato spesso a “eventi” che di Yoga hanno ben poco.
I non puristi potrebbero dire “che tutto fa brodo” come usiamo dire dalle mie parti per significare che “tutto serve”, io non mi ritengo un purista assoluto, credo che ognuno debba fare il proprio percorso attraverso la pratica dello Yoga, ma che alle volte utilizzare il termine Yoga associandolo ad un qualcosa che di Yoga ha poco a che fare sia semplicemente poco rispettoso riguardo ad una disciplina che ha qualche millenio.
A fronte di questo appena scritto, qualche mese dopo Rampini pubblico questo articolo titolato “Yoga il mito si incrina” prendendo spunto da un articolo uscito sul NY times titolato “How Yoga Can Wreck Your Body” che io replicai sul blog con questo post.
Il tutto a significare che, a mio modesto parere, prima di riempirsi la bocca del termine Yoga, associandolo a qualsivoglia disciplina sarebbe bene sapere innanzitutto cosa si esprime e cosa sopratutto si può provocare di dannoso se non lo si conosce a fondo sotto tutti gli aspetti non solo quelli filosofici o legati al fitness.
Scusate ma ogni tanto la mia vena “polemica” esce! 😆
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