Gravidanza-Stress-Yoga

Mar 24, 2014 | Yoga da leggere

Al 68 Meeting Scientifico Annuale dell’APS (American Psychosomatic Society), nel marzo del 2010, il cui tema era “Stress e Salute”, è stato  presentato uno studio clinico a mio parere interessante. abstract 2010

Questo studio aveva come scopo la valutazione dell’incremento del livello del cortisolo in donne in gravidanza.

Sono state prese in esame un campione di 24 donne in gravidanza di età compresa tra i 33 e 37 anni, valutandole step by step durante le varie fasi gestazionali, facendole fare una pratica di yoga di 90 minuti.

Si sente parlare spesso di un legame diretto con un alterato stato di stress e un aumentato livello di cortisolo nel sangue. Il cortisolo che fa parte dei corticosteroidi che il nostro corpo crea in situazioni di varia natura, quando aumenta in modo eccessivo può essere causa di patologie a volte anche molto gravi. Da qui la sua definizione “ormone dello stress” perché la sua produzione aumenta, appunto, in condizioni di stress psico-fisici molto elevate.

Per questo motivo un elevato livello di cortisolo può:

•    Indurre un aumento della gittata cardiaca
•    Aumentare la glicemia
•    Ridurre le difese immunitarie
•    Produrre un eccessivo catabolismo muscolare
•    Diminuire la sintesi di collagene e della matrice ossea, accelerando in questo modo l’insorgere dell’osteoporosi.

Le risposte fisiologiche attivate dagli “stressors” (situazioni stressanti) non inducono effetti negativi sulla salute se sono di breve durata. A volte però gli stressors sono continui, determinando una risposta da stress costante. E’ facile intuire che, se questa risposta durerà oltre il limite fisiologico, potrà costituire un fattore importante nello sviluppo di patologie di varia natura, come evidenziato da Selye con la “Sindrome Generale di Adattamento”.

Nelle situazioni minacciose gli stressors, infatti, inducono ad un aumento dell’attività fisica, la lotta o la fuga, e questo è reso possibile dalle risposte del Sistema Nervoso Autonomo Simpatico (SNA) . In effetti è proprio il SNA che stimola le ghiandole surrenali a produrre adrenalina e noradrenalina, ma anche ormoni steroidei. L’adrenalina e la noradrenalina agiscono sul metabolismo del glucosio mettendo a disposizione le riserve di questo immagazzinate nel tessuto muscolare per produrre l’energia necessaria a sopportare uno sforzo prolungato.

Contemporaneamente si ha un aumento dell’irrorazione sanguigna a livello muscolare dovuta ad accelerazione del battito cardiaco, aumento della pressione ed accelerazione del ritmo respiratorio.

Dopo un spavento, infatti, ci ritroviamo spesso ad avere un respiro più affannoso ed il cuore che batte in modo più accelerato (la cosiddetta, scarica di adrenalina). E’ facile intuire che, se questa risposta durerà oltre il limite fisiologico, potrà costituire un fattore importante nello sviluppo di eventuali patologie cardiovascolari.

Le donne in gravidanza hanno spesso un alterazione di questo ormone per più fattori scatenanti.

Il risultato di questo studio ha rilevato e valutato con appositi esami clinici, come le stesse donne post attività yogica avessero un livello di cortisolo molto più basso rispetto ai giorni in cui non facevano nulla di specifico. Inoltre verso la fine dello stato gestazionale vi è stato un aumento significativo dell’umore, cosa che con l’avvicinarsi dell’evento parto, spesso si altera per paura. Il tutto, è stato ipotizzato possa avere anche un ruolo molto importante sulla depressione post partum, che spesso accade.

Ancora l’ennesima conferma, di come praticare yoga, in questo caso in gravidanza, abbia solamente effetti positivi.

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