La pazienza

Un anno fa un mio allievo Yogico di 72 anni mi prese da parte e mi disse:
“mi devi chiedere scusa per la fatica che mi fai fare”.

Oggi a un anno di distanza mi ha nuovamente preso da parte e mi ha detto:
“un anno fa ti chiesi di chiedermi scusa per la fatica che mi facevi fare, ora ti dico grazie”.

Prendo spunto da questa frase detta da un mio allievo per fare il punto sul titolo del mio post, “La pazienza”.

La pazienza, penso sia uno degli elementi base di una vita che abbia senso di essere definita tale. Avere pazienza vuol dire dar modo alle cose di poter accadere in modo spontaneo, libero. Vuol dire cogliere l’attimo del potersi dire “ho capito” “ho sentito”.  Avere pazienza conclude un percorso per aprirne un altro e via di seguito fino all’infinito. Avere pazienza, credo che rafforzi e dia valore, in senso positivo, al dolore e alla sofferenza.

Nella pratica dello Yoga, avere pazienza di entrare in contatto con il nostro corpo penso sia cosa fondamentale; spesso scappiamo dallo stesso chiudendo continuamente falle senza rispettare i giusti tempi di metabolizzazione degli eventi ed evirando i potenziali cambiamenti in essere.

Praticare Yoga con pazienza, fortifica, da certezza e fiducia in quel che si è e che si può, con pazienza modificare. Con pazienza però!!

Dante, mio allievo di 72 anni ne è conferma.

Namaste Dante!!!

Aspetto il vostro pensiero