L’esercizio aerobico aumenta il volume dell’ippocampo e la memoria

Mar 7, 2011 | Parliamo di yoga

L’ippocampo, area del cervello localizzata nella zona mediale del lobo temporale, con l’avanzare dell’età si riduce generando problemi di memoria e un aumento del rischio di demenza. Uno studio pubblicato su Pnas condotto da ricercatori dell’University of Pittsburgh, University of Illinois, Rice University e Ohio State University, ha dimostrato che l’attività fisica moderata, dopo un anno, può aumentare le dimensioni dell’ippocampo, portando a un miglioramento della memoria spaziale negli anziani. Gli scienziati hanno arruolato 120 volontari avanti negli anni, tutti sedentari e senza tracce di demenza; li hanno divisi in due gruppi:

il primo ha camminato su un circuito per 40 minuti al giorno per tre giorni a settimana
mentre gli altri si limitavano a fare allungamento ed esercizi di tonificazione

Tutti i soggetti sono stati esaminati dal punto di vista fisico e sottoposti a risonanza magnetica prima, durante e dopo l’anno di osservazione. Ebbene, i volontari che hanno fatto esercizio aerobico presentavano un aumento nel volume dell’ippocampo sinistro e destro rispettivamente del 2,12% e dell’1,97%. Le stesse regioni, invece, nei soggetti del secondo gruppo non hanno ottenuto lo stesso effetto. Dal risultato emerge che è sufficiente fare esercizio regolare, l’attività aerobica premia di più. Tutti i soggetti sono stati poi sottoposti a test di memoria spaziale: i volontari del primo gruppo, dopo un anno di walking, hanno mostrato un miglioramento della memoria rispetto alla performance iniziale.

“Pensiamo che l’atrofia dell’ippocampo nell’età avanzata sia quasi inevitabile”, commenta Kirk Erickson, primo autore della ricerca. “Ma abbiamo visto che anche un’attività moderata, eseguita per un anno, può aumentare le dimensioni di questa struttura” cerebrale, “insomma: il cervello in questa fase resta modificabile”. “

I risultati del nostro studio sono particolarmente interessanti in ciò che suggeriscono, interviene Art Kramer dell’Università dell’Illinois, cioè che modeste quantità di attività fisica da parte di adulti sedentari possono portare a miglioramenti sostanziali della memoria e della salute cerebrale”

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