Soffrire di mal di schiena cronico (CBP) è un problema diffuso a livello globale, rappresentando una delle principali cause di disabilità. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel luglio 2022, si stimavano circa 570 milioni di casi prevalenti di lombalgia (LBP) in tutto il mondo. Si stima che la prevalenza generale del mal di schiena nel corso della vita sia del 70-80%, e che il CBP colpisca circa il 19,6% degli individui tra i 20 e i 59 anni. Questo dolore persistente, definito come dolore che dura 12 settimane o più o che nel caso del CBP si protrae per oltre 3 mesi o si presenta episodicamente entro 6 mesi, non ha solo un impatto fisico, ma può anche portare ad ansia e depressione, diminuendo significativamente la qualità della vita. Di fronte a questa sfida, approcci terapeutici non farmacologici come lo yoga hanno guadagnato attenzione grazie al loro approccio olistico alla salute e al benessere
- Ma quanto è realmente efficace lo yoga per gestire il mal di schiena cronico?
- Cosa dicono gli studi: una meta-analisi approfondita
Uno studio recente, una meta-analisi completa di studi clinici, ha esaminato l’efficacia dello yoga per il CBP negli adulti. Questa analisi ha seguito rigorose linee guida metodologiche ed ha incluso sei studi randomizzati controllati (RCT) pubblicati tra gennaio 2013 e maggio 2023. I risultati di questa meta-analisi suggeriscono che la pratica dello yoga può portare a una riduzione significativa dell’intensità del dolore nei partecipanti rispetto ai gruppi di controllo che non hanno ricevuto alcun intervento. Un’ampia panoramica delle revisioni sistematiche conferma l’efficacia e la sicurezza dello yoga per la gestione del mal di schiena cronico (CLBP), analizzando 13 revisioni sistematiche pubblicate fino a settembre 2023. Questa analisi ha concluso che lo yoga sembra essere una modalità terapeutica non farmacologica efficace e sicura per la gestione del CLBP, mostrando potenzialmente una migliore efficacia nel migliorare il dolore e la disabilità funzionale associati a questa condizione
La maggior parte delle revisioni incluse in questa panoramica ha utilizzato il dolore come esito primario e la funzionalità fisica/disabilità come esito secondario, concludendo che lo yoga può migliorare il CLBP e la disabilità funzionale a vari livelli. Per quanto riguarda il miglioramento della disabilità funzionale, alcune evidenze suggeriscono che lo yoga può essere vantaggioso, anche se un confronto diretto con la fisioterapia non ha mostrato differenze statisticamente significative.
Sono necessari ulteriori studi di alta qualità, con campioni di dimensioni maggiori e un rigoroso controllo metodologico, per confermare questi risultati, valutare l’efficacia a lungo termine dello yoga, confrontarlo con altre terapie attive e chiarire il suo impatto sulla qualità della vita negli allievi/pazienti con mal di schiena cronico.
Soffrire di mal di schiena cronico è di sicuro molto impattante nella vita di chi ne è affetto, occorre affidarsi a professionisti che oltre ad insegnare yoga abbiano le competenze e le conoscenze per la gestione del mal di schiena e di tutto quello che comporta. Un approccio multidisciplinare che consideri gli aspetti fisici, psicologici e sociali del dolore è fondamentale per una gestione efficace del mal di schiena cronico.
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