Lo yoga aiuta

Ott 19, 2010 | Yoga da leggere

Mi ricollego ad un articolo da me pubblicato in merito ad uno studio che trattava il male alla schiena e lo yoga, o meglio di come la pratica dello yoga potesse essere in grado di alleviare un presunto mal di schiena cronico.
Il mio ricollegarmi a quell’articolo è nato da una molto chiarificante conferenza tenuta allo Yoga Festival di Milano dalla dr. Donatella Caramia, neurologa, professore associato presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Roma Tor Vergata, psicanalista, titolata: “la mente e la meditazione le basi neurofisiologiche dello yoga, della meditazione e dei processi creativi” a cui ho partecipato.
La cosa che più mi ha dato forza e fiducia in quello che da anni faccio e dico, è stata la valutazione e lo studio rispetto all’Evidence-Based-Medicine, che tradotto significa, “la medicina basata sull’evidenza” che la relatrice ha utilizzato per fare questo studio clinico su persone praticanti Yoga e meditazione. Per farla breve i risultati, scientifici, che sono emersi sono che chi pratica yoga e meditazione sviluppa una capacità di salvaguardare il proprio stato di salute cerebrale in modo assoluto.

Si ma il mal di schiena cosa centra?

Il cervello è il nostro motore, colui il quale media, informa e rileva tutto quello che accade per poi darci un ritorno sotto varie forme… e da qui la locuzione latina mens sana in corpore sano ci cade a fagiolo!

A breve pubblicherò tutta la relazione della dr. Caramia che spiega tutte le relazioni neurologiche e specifiche della pratica dello Yoga e della meditazione.

13 Commenti

  1. SilviaM

    La medicina occidentale si sta accorgendo sempre più di quanto interiorità e spiritualità abbiamo un impatto fondamentale sulla fisicità, cosa che le culture e le discipline orientali sostengono da sempre. I risultati quotidiani che si ottengono con la pratica danno forza e sempre maggiore fiducia a chi ne era convinto da tempo, questi riconoscimenti scientifici serviranno a convincere anche chi è ancora scettico. Per cui preparati ad avere sempre più ‘pubblico’!

  2. Gian Luca

    Sono d’accordissimo con te Ga,leggero’ sicuramente la relazione della dottoressa quando la pubblicherai,ma io sono convinto che NOI siamo i colpevoli dei nostri mali,NOI li chiamamo,NOI vogliamo stare male,certo non e’ facile da dimostrare e men che meno da ammettere quando stiamo male,ma se facessimo attenzione ai nostri pensieri,alle nostr paure,ai nostri sensi di colpa e lo collegassimo ai nostri malanni potremmo capire tante cose.
    Relativamente a questo io sono convinto che la metamedicina abbia le sue fondamenta e se vi interessa provate a dare un occhio al link http://www.metamedicina.com/it/index.html e le teorie del dottor Hamer che ha scritto il libro “La Medicina Sottosopra”
    La medicina ufficiale fara’ fatica ad ammettere certe cose perche’ ci sono troppi interessi in gioco….

  3. gaetano

    Grazie Silvia e grazie Gianluca, nel tempo mi sto davvero rendendo conto che siamo davvero noi gli artefici di tante cose, di tanti malesseri, e che invece di camminare verso la quiete corriamo verso la rabbia. La capacità che un corpo umano ha di mutare la sua forma e di conseguenza la sua funzione attraverso la mente sono davvero molteplici, le capacità che la nostra mente può esprimere sono davvero molte ma molte di più di quelle che esprimiamo quotidianamente….cose dette tante volte ma riuscire a provarle va davvero oltre lo scritto.
    Bisogna solo credere di essere in grado di provarle.

  4. sonia gradellini

    se penso a come ero scettica riguardo lo yoga…poi la scoperta grazie al maestro…l’ho provato e non lo lascio piu’!!!ho ritrovato il mio corpo sempre sotto pressione con la corsa,lo yoga lo aiuta a riprendersi da ogni stress fisico e mentale.rinasco dopo ogni lezione,ho imparato a farmi amica ogni asana,a renderla mia con tanta fatica,ma con la gioia e consapevolezza che il mio corpo la sta accettando,la studia,la esegue ascoltando cosa succede…so solo che dopo la mia ora di yoga sono una persona nuova…!!!lo yoga rigenera la mente,impari a liberarla con il respiro,gli occhi chiusi e le tensioni che nascono dopo aver messo in pratica ogni asana…vorrei avere altre mille parole per spiegare cosa provo e sento nel praticarlo…mi basta dire grazie ga’per aver fatto in modo che io venissi a provare…fatelo anche voi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  5. gaetano

    …che belle cose che hai scritto Sonia. Belle perchè sento che sono vere e lo dimostri ogni volta a lezione. Sono contento tu possa aver trovato lo Yoga, sono contento tu possa aver ritrovato il tuo corpo. Quello che tu scrivi è quello che cerco sempre di infondere durante le lezioni e sapere che alle volte ci riesco mi rafforza. Grazie

    Namaste

  6. Francesca

    che altro aggingere a quello che già avete scritto e che condividono pienamente…..posso solo riportare la mia personale esperienza.
    Sono approdata allo yoga in un periodo difficile della mia vita, dove il mal di schiena faceva da padrone della mia vita e delle mie giornate (condivido il pensiero della metamedicina….chissà quale peso stavo portando in quel periodo!!!!!). Un pò per curiosità, un pò per disperazione ho provato la lezione e…..ancora ricordo le parole che ho detto finita la meravigliosa lezione “ho due piedi!!!!!”.
    Può sembrare stupido ma io fino a quel momento non avevo la sensazione del mio corpo….da quel giorno è un vivere diverso, un vivere consapevole. Quando sono a lezione riesco finalmente a far tacere la mia mente e vi garantisco che è un immenso piacere. Ne esco sempre rigenerata, con una nuova energia in più e con una felicità incredibile.
    Grazie maestro, grazie della passione che ci trasmetti quando insegni e grazie della enorme pazienza che hai con me!!!!!!!!

  7. gaetano

    ..che scriverti Francesca se non grazie!

    Namaste

  8. sonia

    …e pensare che tu hai una bella pazienza con noi e soprattutto con me…non sono certo un esempio da seguire,pero’io sono felice di quello che riesco fare,sono felice se nel mio piccolo riesco a farti capire che quello che tu dici a lezione,quello che ci insegni si puo’mettere in pratica…con fatica,certe volte in apnea,in tensione…ma lo faccio,lo eseguo come tu vorresti fosse fatto….e’bello quello che facciamo,fa stare bene,rigenera corpo e mente…cosa volere di piu’!!!!!

  9. cri

    Per me.è un percorso che si rinnova ogni volta.Ogni lezione è diversa perchè ciò che sono in grado di sentire e fare cambia.Sono tre ore alla settimana che mi dedico e che cerco di riportare nella quotidianità. Mentro sono in fila zac mi metto in tadasana e sorrido.Quando sono tesa, provo a respirare profondamente.La bottiglia dell’acqua è sempre con me.Sono piccoli gesti ma che insieme mi fanno stare meglio.Pur considerandolo un cammino di crescita personale, ritengo che il gruppo con cui pratico abbia avuto e ha un ruolo determinante nello stimolarmi, perchè sento il loro interesse ad esserCI e la loro solare fatica.Ma senza l’accogliente capitano Ga, la mia nave si sarebbe già arenata da tempo mi sa. Grazie maestro.
    ps:non è male, è tensione 🙂

  10. cecilia

    Cosa devo dire? Mi ricordo la prima lezione! Come se fosse ieri! Un colpo di fulmine, vero! Gaetano lo sa bene: stavo cercando di risollevarmi; stavo cercando forza ed equilibrio…dentro di me! Ero stanca della banalità della “palestra” intesa come luogo di svago però fortemente scettica nei confronti di una pratica spesso associata a luoghi comuni come “aprire cuore e mente”!!! Lungi da me !!!!!
    Con mia enorme sorpresa: parole , fiumi di parole intelligenti con un loro senso compiuto, un senso diretto ad ogni persona presente, quelle parole erano per me e per la persona a me vicina! Parole che spiegavano con una chiarezza disarmante! E fatica, una fatica improba; tutto quello che avevo fatto (nuoto, corsa, ginnastica tradizionale….)è stato spazzato via. Lentamente il mio imbarazzo prima nel togliermi le calze, poi nel chiudere negli occhi si è dileguato e ha lasciato spazio ad una sensazione perduta: fiducia.
    Sono stata catturata! Mi sono accorta di avere un corpo che mi provocava dolore e sentirmi dire che doveva essere così non mi spaventava affatto. Non ho fatto domande , ho deciso di lasciarmi guidare. Mi è piaciuto il fatto di non dover competere con nessuno, di avere il mio corpo con la mia potenzialità da esprimere e da migliorare. Mi sono accorta di provare dolore respirando e forse di non aver mai davvero respirato! Mi sono accorta di desiderare ardentemente questi appuntamenti e di guardare con impazienza l’orologio e mi sono ripromessa di non mancare, di concedermi questo regalo. Con il mio mat alla sinistra del mio maestro!
    Grazie al gruppo di amici meraviglioso! Grazie maestro!

  11. gaetano

    …alle volte penso di essere esagerato nel cercare di spiegare come “siamo fatti” ai miei allievi o ai miei clienti, ma tutti questi post mi danno molta forza ed energia per continuare.
    Penso che alle volte sia più importante potersi rendere conto di cosa succeda nel nostro corpo, piuttosto che ricorrere a dei soppressori del segnale stesso; alle volte è difficle per me spiegarlo alle volte anche il farlo non risulta semplice, però vince sempre il cercare di vedere oltre quello che accade e che ci sembra alle volte insormontabile.

    Namaste

  12. Paolo

    Nella mia esperienza dell’ultimo anno con Gaetano, lo yoga mi ha aiutato a capire che non tutto ciò che è “psichico” ha per forza origine nella mente, nè che tutto ciò che è “fisico” parta necessariamente dal corpo… E’ una cosa che ho sempre intuito, anche se ad un livello molto teorico. Ora comincio a comprendere tutto ciò anche nella pratica e nella vita di ogni giorno… E’ come se prima fossi stato solo mente-senza-corpo o corpo-senza-mente…

  13. gaetano

    Mente e corpo non possono essere divise! Grazie Paolo

    Namaste

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