• Quali sono i processi attraverso i quali la consapevolezza regolamenta le nostre emozioni?
  • Può l’approccio meditativo essere applicato e influire a livello sociale?
  • La pratica meditativa può influire emotivamente a livello comportamentale verso gli altri?
  • L’essere presenti e cognitivi a livello mentale, può modificare la reattività fisiologica?

 

Queste sono le principali domande che si sono fatte i ricercatori: Alessandro Grecucci, Nicola De Pisapia,  Derangala Kusalagnana Thero, Maria Paola Paladino, Paola Venuti e Remo Job del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università degli Studi di Trento.

Lo studio pubblicato sulla rivista Plos|One aveva come titolo “Baseline and Strategic Effects behind Mindful Emotion Regulation: Behavioral and Physiological Investigation”

La conclusione dello studio è quella che attraverso la meditazione, oltre ad avere un miglioramento del proprio benessere psico-fisico cosa oramai consolidata da vari decenni, si possa ottenere una maggior capacità di focus mentale non giudicante, che di riflesso aumentando la propria capacità reattiva emozionale, implementa e “razionalizza” meglio ogni tipo di emozione facendola diventare più consapevole.

Il tutto molto interessante nell’applicazione a stati patologici su malattie mentali e preventivo a livello sociale.