Suryanamaskar, sensazioni…

Set 15, 2015 | Parliamo di yoga

Seguo ormai da qualche anno i corsi di yoga di Gaetano, conosciuto dapprima quale osteopata a causa di un trauma al ginocchio e di problemi alla schiena, quindi come insegnante di yoga. In questo percorso, che ho definito come “percorso benessere”, ho preso parte anche ai suoi corsi mattutini dedicati al Suryanamaskar, il saluto al sole. Anche stamane ero presente alle 6,30 nel nuovo centro di Gaetano (in viale Amendola, per chi ancora non avesse avuto il piacere di visitarlo) per il primo dei programmati dieci incontri di “Morning Yoga”. Sono arrivata puntuale, dopo l’inevitabile shock causato dal trillo della sveglia alle 5,45 e dopo aver vinto la (decisamente forte) tentazione di spegnere la sveglia e continuare a “ronfare” ancora per un’oretta (“che faccio? Mi alzo e vado? Oppure resto a dormire ancora?…giusto ancora un po’…..”).

Il sacrificio della “sveglia all’alba e fuori di casa senza colazione” è stato immediatamente ripagato dalla bellissima sensazione, ovattata e di quiete, che mi ha colpito appena entrata in sala yoga: luci soffuse, musica “yogica” di sottofondo, silenzio che, come per magia, connota e caratterizza il nuovo centro di Gaetano.

Dopo l’innegabile “fatica” dei primi momenti di pratica (è d’obbligo usare le virgolette perché si tratta di una “fatica” in senso lato, molto lato), è giunta, con la sequenza del Suryanamaskar, quella bellissima sensazione di calore all’interno dell’organismo (seguita, a stretto giro, da un persistente e quasi imbarazzante sudore) e, nello stesso tempo, di controllo assoluto del mio corpo, di perfetto equilibrio.

Una precisazione: io mi definisco una sportiva, nel senso che (pressoché) quotidianamente vado in palestra (dove frequento corsi di “Crossfit”, la mia passione! Crossfit e yoga, come dire, il diavolo e l’acqua santa….), amo correre, e lo faccio ormai da molti anni (faccio yoga da poco meno di tre anni); e, soprattutto, mi definisco una persona “irrequieta” (credo che sia proprio questo l’aggettivo che meglio mi descrive) ed ipercinetica.

Eppure per nulla, ma proprio nulla al mondo rinuncerei all’incontro mattutino con il Sole, perché gli effetti fantastici che derivano da quell’ora di pratica yogica persistono inalterati ed intatti per tutto il giorno: e sono effetti di quiete, calma (che bello, per me che sono una “irrequieta”!!), di assoluto controllo di tutte le situazioni che mi circondano, di perfetto equilibrio, di energia e di assoluta “freschezza” che anche a distanza di quasi dodici ore (mentre scrivo sono le 18 circa) si avvertono chiare e distinte.

Giusto per intendersi un po’ meglio : stamane sono arrivata in ufficio alle 08,30 e ne sono uscita alle 13,30 per andare a fare la spesa; quindi riunione pomeridiana con i colleghi dalle 15,00 alle 18,00; ora (come dicevo sono circa le 18,00) sto per andare in palestra per il mio consueto allenamento di crossfit (non vedo l’ora, sono decisamente carica!).

Eppure sono in piedi dalle 5,45, eppure non mi sono fermata un attimo!
Ma poi: perché dovrei fermarmi? Non ne avverto affatto la necessità!!

Spero, con queste mie poche righe, di essere riuscita a trasfondere parte delle bellissime sensazioni – ogni volta nuove, ogni volta inesplorate – che gli incontri di Morning Yoga (Suryanamaskar) riescono a suscitare in me .
Grazie non solo alla storia millenaria dello yoga ma anche alla professionalità, alle dedizione , alla pignoleria (perché no?) ed alla serietà di Gaetano.

Ora devo proprio scappare o faccio tardi per il mio Crossfit ….

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