Yoga, tra corpo e testa l’equilibrio è possibile

Nov 20, 2010 | Yoga da leggere

Dopo un lungo lavoro di trascrizione, ecco come annunciata la conferenza tenutasi l’ottobre scorso dalla Dr. Caramia Donatella allo Yoga Festival avente tema “LA MENTE E LA MEDITAZIONE Le basi neurofisiologiche dello Yoga, della Meditazione e dei processi creativi. All’interno delle news potete trovare anche due studi scientifici in merito al tema.

Ndga (nota di gaetano)

Sono davvero contento di poter condividere con voi questa, a mio parere, illuminante conferenza e i suoi relativi studi scientifici, il primo titolato “La pratica dello Yoga può elevare i livelli di GABA del cervello suggerendo possibili trattamenti per la depressione” e il secondo titolato Connessione tra lo Yoga e gli stati d’animo”.

Sono tanti anni che mi occupo di Posturologia e delle relazione che il nostro corpo ha nei confronti della gravità in cui vive, lo Yoga incontrato da me una quindicina di anni fa mi ha fatto crescere in questo più di tante altre cose, la capacità che lo stesso ha di infondere quiete e percezione vanno al di sopra di ogni altro stimolo. Leggere e sentire le cose che ho pubblicato, oltre che rafforzarmi a livello professionale mi da ancora più fiducia rispetto al cammino che ho intrapreso.

Attendo vostri commenti

Namaste

11 Commenti

  1. cri

    Leggere questi articoli scientifici sui benefici dello yoga mi ha dato la conferma di ciò che sento ogni volta che pratico ma che, con un linguaggio comune, definisco banalmente mi fa stare meglio. La d.ssa Caramia ha fatto un importante opera di ricerca e diffusione, e mi permetto di definirla coraggiosa, in relazione al contesto medico italiano, a volte forse troppo rigido e ancorato. Il mio augurio è che ci siano sempre più medici, maestri e professionisti, con tanti gaba e passione, a portare avanti e diffondere questa ricerca scientifica yogista. Perchè l’aspetto empirico è parte integrante di una disciplina. Quindi grazie!

  2. gaetano

    Grazie a te e grazie a chi crede in quello che sente!

  3. cecilia

    Mi conforta sapere che ciò che sento ma non riesco ad esprimere altrimenti che con un sorriso di soddisfazione e con la parola “benessere” interiore e fisico abbia valenze mediche supportate da esperienze scientifiche. Semplicemente “sento” che per stare bene con me stessa e con gli altri devo continuare a praticare lo yoga, a perfezionare il mio stato di concentrazione per apprezzare appieno ogni mio piccolo step di miglioramento. Percepisco la diversità di reazione ai movimenti , dovuta alle circostanze esterne, e cerco di fare tabula rasa intorno a me per ascoltare ciò che accade e per capire da cosa scaturiscono le mie sensazioni. La medicina dovrebbe arrivare ad una svolta, chinare la testa ad un approccio empirico piuttosto che razionale ed arrogante; cercare di spiritualizzarsi per avvicinarsi all’uomo e alle sue problematiche con domande piuttosto che con soluzioni drastiche e univoche. Siamo indietro anni luce ma…vedremo chi avrà ragione!!
    Here comes the sun!! Evviva i beatles!!!!

  4. gaetano

    …evviva i Beatles, giusta affermazione.

    Gli argomenti all’interno dell’intervento della Dr. Caramia e di tutti gli studi clinici ad esso collegati non sono sempre di facile interpretazione, non perchè complessi o mal esposti ma perchè non fanno parte di una nostra “cultura” che predilige il fare a dispetto del sentire, le sensazioni che si riesce a provare con il proprio corpo e attraverso esso vanno ben oltre la necessità di sopire tutti i segnali che il nostro corpo ci invia, vanno ben oltre le congetture su chi pratica “certe” discipline, vanno ben oltre alla mistificazione delle stesse e alle errate divulgazioni…insomma vanno ben oltre.

  5. Paolo

    Avendo alle spalle almeno due millenni di cultura dualistica, nel pensiero filosofico e nella pratica medico-scientifica, per noi occidentali è davvero difficile riuscire a comprendere come mente e corpo siano in realtà la medesima cosa. Che ciò che chiamiamo mente possa LETTERALMENTE plasmare il nostro corpo (a cominciare proprio dalla conformazione fisica del nostro cervello – neuroni e neurotrasmettitori) per me è davvero stupefacente!… Ma tutto ormai dimostra che è così.
    Proprio in questo periodo sto leggendo un libro in cui una equipe di neuroscienziati, diretta dal famoso psicologo Daniel Goleman, riporta i risultati degli studi “scientifici” (cioè condotti con i più moderni strumenti tecnici di ‘brain-imaging’, risonanza magnetica, ecc.) sulle pratiche meditative tipiche del buddismo tibetano, e i risultati sono sorprendenti (il libro è questo: http://www.bol.it/libri/Emozioni-distruttive./Dalai-Lama-Daniel-Goleman/ea978880453359/).
    Lo yoga per me è questo: essere passati dalla teoria (da una cultura troppo spesso meramente libresca) alla pratica. Perciò anch’io ringrazio molto Gaetano per tutto ciò!…

  6. gaetano

    Grazie Paolo del tuo intervento, e del tuo consiglio riguardo al libro.

    Io sono anni che cerco di capire su me stesso quello che adesso vedo sperimentato,e questo rafforza sempre di più il mio percorso di studi e ricerca.

    Namaste

  7. sonia

    eh si…sono sempre piu’convinta di aver fatto la cosa giusta il giorno in cui sono venuta a provare la mia prima lezione di yoga su consiglio del mio amico gaetano,gia’consapevole del fatto che mi sarebbe piaciuta molto e che il binomio corsa+yoga era per me un’unione perfetta!!!!!ma non avrei mai pensato che alla fine questo yoga facesse rinascere,sono felice dopo ogni lezione,rinasco,il mio fisico ringrazia,la mia mente pure…xche’penso che yoga e mente siano una cosa sola,esiste un equilibrio tra le cose, credo di non aver ancora raggiunto questa pace dei sensi,sono come un frutto acerbo,devo ancora crescere,ma sono sicura che l’equilibrio tra mente e corpo sia una cosa certa,quando mi immergo a pieno dentro la”mia lezione”sento davvero di essere in un mondo a parte,mi sembra di essere sola nella stanza e l’asana nasce da sola…..non finiro mai di ringraziare il mio maestro,la felicita’dopo ogni lezione e’sempre al massimo,sento un rilassamento totale di corpo e mente,una unione perfetta ,che concilia anche il sonno…non sono molto brava con le parole ma so’che mi avete capita…..grazie,grazie sempre….

  8. gaetano

    Grazie Sonia del tuo scritto. Hai fatto tanti passi in avanti e sono contento di essere stato io ad averti stimolata!

    Grazie a te

    Namaste

  9. Cristina Contri

    In una delle ultime lezioni di Gaetano, mentre provavo (con pochi risultati a dire il vero), ad aprire le mie dita dei piedi che sembrano cementate lì da secoli, mi è venuto in mente questo pezzo di Erri de Luca che ho ritrovato.
    Cristina C.

    ELOGIO DEI PIEDI
    Perché reggono l’intero peso.
    Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi.
    Perché sanno correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare.
    Perché portano via.
    Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato. E chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta.
    Perché sanno saltare, e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali.
    Perché sanno piantarsi nel mezzo delle strade come muli e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica.
    Perché sanno giocare con la palla e sanno nuotare.
    Perché per qualche popolo pratico erano unità di misura.
    Perché quelli di donna facevano friggere i versi di Pushkin.
    Perché gli antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante.
    Perché sanno pregare dondolandosi davanti a un muro o ripiegati indietro da un inginocchiatoio.
    Perché mai capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo.
    Perché sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip-tap, la ruffiana tarantella.
    Perché non sanno accusare e non impugnano armi.
    Perché sono stati crocefissi.
    Perché anche quando si vorrebbe assestarli nel sedere di qualcuno, viene scrupolo che il bersaglio non meriti l’appoggio.
    Perché, come le capre, amano il sale.
    Perché non hanno fretta di nascere, però poi quando arriva il punto di morire scalciano in nome del corpo contro la morte.
    Erri De Luca

  10. Gaetano

    Grazie Cristina del tuo post, davvero bello, sarà spunto per un prossimo post che a breve farò!
    Namaste

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