Tutto l’apparato muscolare si divide sommariamente in due gruppi di base, in base a quello che stiamo facendo in un dato momento.

Muscoli agonisti e muscoli antagonisti 

Volendo associare, come spesso accade nelle cose che scrivo e che dico, un concetto filosofico Yogico ad un concetto fisiologico occidentale, in questa tecnica il principio dello Yin-Yang emerge in modo molto rilevante. Il concetto Yin-Yang prevede che gli stessi elementi siano opposti e complementari pertanto si respingono e si attraggono, così come nel riflesso midollare, un muscolo posto in uno stato tensivo passivo o attivo invia un segnale alla corteccia celebrale che di riflesso ne invia un altro opposto e complementare. Il principio dell’inibizione reciproca si fonda sul fatto che quando un muscolo agonista  si contrae, in modo da causare un movimento desiderato, solitamente costringe i muscoli antagonisti  a rilassarsi. Questo fenomeno si chiama appunto inibizione reciproca, perché gli antagonisti sono inibiti alla contrazione.

 

La pratica

1- Portarsi nell’Asana con progressione rispettando tutti i parametri conoscitivi e sensitivi che si ha in possesso

2- Attendere che il sistema si “abbandoni” nella sua totalità

3- Cercare di trovare inizialmente una posizione, come scrive Patanjali nel suo 46° yoga sutra, Sthirasukham, che significa posizione stabile e confortevole.

4- Iniziare a contrarre il muscolo agonista rispetto a quello che si vuole “detendere” antagonista, sempre con progressione e controllo respiratorio in questo modo:

• Inspirazione

• Apnea inspiratoria e contrazione

• Espirazione ed aumento spontaneo della espressione dell’Asana

5- Durante la contrazione, ove necessario,  inserire il Mula Bandha e Uddyiana Bandha

Nell’esempio del disegno si può vedere come l’esempio su scritto si può esprime su di un Asana, Janusirsasana.

Nell’arto inferiore sinistro esteso, il quadricipite femorale (in verde) è l’agonista mentre la muscolatura posteriore della coscia (in rosso) è antagonista.

Nell’arto inferiore destro flesso, la muscolatura posteriore della coscia (in verde) è l’agonista, mentre il quadricipite femorale (in rosso) è l’antagonista.

In Pascimottanasana, il quadricipite femorale è l’agonista mentre la muscolatura posteriore della coscia è l’antagonista.

Nel disegno sotto si vede come la contrazione volontaria del quadricipite femorale invii alla corteccia celebrale un segnale eccitatorio (1), che viene elaborato e ritorna come un segnale inibitorio (2) alla muscolatura posteriore della coscia.

 

 

 

 

 

 

 

 

appunti di studio di Gaetano Zanni

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